Efficacia delle dichiarazioni rese in giudizio dall’avvocato contrarie all’interesse del rappresentato – Esclusione del valore di confessione – Possibile valutazione ex art. 2729 c.c. come elementi indiziari.

Le dichiarazioni rese in giudizio dal difensore, contenenti affermazioni relative a fatti sfavorevoli al proprio rappresentato e favorevoli all’altra parte, non hanno efficacia di confessione, ma possono essere utilizzate dal giudice come elementi indiziari, valutabili agli effetti dell’art. 2729 cod. civ. (Nella specie, in applicazione del principio, la S.C. ha respinto il ricorso avverso la decisione di merito che aveva riconosciuto il possesso sulla base delle ammissioni del difensore del convenuto per usucapione, in quanto corroborate da altri elementi inferenziali desunti dalla condotta proprietaria dell’attore).

Cass. civ. Sez. II, 08-05-2012, n. 7015

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